rinascimento
rinasciménto s. m. [der. di rinascere]. – 1. a. Il fatto di rinascere, solo con riferimento al rifiorire delle civiltà, delle arti, degli studî o anche di altre attività: il r. delle lettere, delle arti, della pittura; il r. del commercio, ecc.; il r. culturale dell’età carolingia. b. Il termine è stato soprattutto assunto dalla storiografia, così come i termini sinon. rinascita e rinascenza (quest’ultimo di derivazione francese), per designare il movimento e il periodo storico-culturale che ebbe inizio in Italia intorno alla metà del sec. 14° e si affermò, estendendosi a tutta l’Europa centro-occidentale, nel sec. 15°, fino alla metà del Cinquecento, e che fu appunto caratterizzato dal «rinascere», dal rifiorire delle lettere e delle arti, di una concezione filosofica ed etica più immanente e antropocentrica, della scienza e in genere della cultura. Caratterizzato spesso da prese di posizione violentemente polemiche nei confronti dell’epoca medievale (contrapposta alla nuova come età di barbarie e di cultura falsa e oppressiva), il rinnovamento rinascimentale, che ebbe vastissime risonanze in ogni settore della vita e dell’attività dell’uomo, teorizzò e perseguì la conquista della natura e dell’autenticità, il recupero dei valori etici, della libertà di pensiero e di espressione, dell’equilibrio e dell’eleganza formali che, a partire dagli inizi del sec. 14° e soprattutto nella seconda metà del 15°, trovarono ideale supporto in una fruizione del tutto nuova, consapevolmente «filologica» e attivamente interpretativa, dei classici greci e latini, ben presto assunti a indiscussi paradigmi di cultura e di vita morale. In questo senso, la parola è usata per lo più assol., e scritta con iniziale maiuscola: la letteratura, la poesia, l’arte, i pittori, i monumenti del R.; il primo R., il tardo Rinascimento. Per estens., più che al periodo di tempo, il termine viene spesso riferito al fatto storico nella molteplicità dei suoi aspetti, o nel complesso delle opere che ne furono il frutto, negli uomini che ne furono gli esponenti, nelle loro concezioni riguardo alla vita, all’arte, ecc.: il sorgere, lo sviluppo, il massimo fiorire, il declino del R.; il pensiero del R.; l’uomo nel R.; il concetto dello stato, il sentimento della natura, il paganesimo del R., ecc. 2. Spesso in funzione appositiva, per indicare (con sign. affine a rinascimentale) forme e prodotti dell’arte, talora anche dell’artigianato, proprî del Rinascimento o che a questo siano ispirati: stile R., una chiesa con la facciata R., mobili R., ecc. Merletto R., trina eseguita parte all’ago e parte a fuselli in disegni imitanti il vero.