rinculo
s. m. [der. di rinculare]. – 1. Il fatto, il movimento di rinculare, di animali: far tornare indietro un mulo, una coppia di cavalli, a rinculo. 2. a. Brusco movimento di un’arma da fuoco al momento dello sparo in direzione opposta a quella verso cui essa è diretta: il r. del fucile quasi lo buttò a terra; per assorbire il r., ci era stato insegnato, occorre tenere il calcio del fucile bene aderente alla spalla e irrigidire i muscoli della medesima (Michele Mari); freni di r., i dispositivi frenanti che, nelle artiglierie con affusto a deformazione, assorbono parte dell’energia cinetica; artiglierie o bocche da fuoco (cannoni, ecc.) senza rinculo, in cui il rinculo è eliminato facendo effluire dalla culatta parte dei gas di combustione. b. Più in generale, analogo movimento che, per il brusco intervento di forze interne, una parte di un sistema materiale subisce rispetto a un’altra. Nelle locomotive a vapore, moto di r., particolare moto a cui le stesse sono assoggettate per effetto della forza viva delle masse in movimento alterno (stantuffi, livelle, teste a croce, ecc.).