rinselvarsi
v. rifl. e intr. pron. [der. di selva, con i pref. r- e in-] (io mi rinsélvo, ecc.), letter. – 1. Rientrare nella selva, per lo più con l’idea di trovarvi un rifugio o un nascondiglio: L’astuto lupo vie più si rinselva (Poliziano); generosa belva, Ch’ancor fuggendo mostra il cor gentile, E minacciosa e lenta si rinselva (Ariosto). Con accezione partic., e riferito all’uomo, tornare a vivere nelle selve, e quindi rinselvatichire: da queste tre cose [religioni, matrimonî e sepolture] incominciò appo tutte [le nazioni] l’umanità, e per ciò si debbano santissimamente custodire da tutti, perché ’l mondo non s’infierisca e si rinselvi di nuovo (Vico). 2. Di selve guastate o devastate, ritornare fitte di alberi come prima; di terreni, diventare di nuovo selvosi: Quel terren si rinselva e si ralligna (T. Tasso); fig.: Sanguinoso esce de la selva; Lasciala tal, che da qui a mille anni Ne lo stato primaio non si rinselva (Dante, di Firenze privata di molti suoi cittadini dalle violenze di Fulcieri da Calboli, come una selva delle sue piante).