rinunciare
(o, meno com., rinunziare) v. intr. e tr. [dal lat. renuntiare (comp. di re- e nuntiare «annunciare»)] (io rinùncio, o rinùnzio, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) a. Cedere di propria volontà e con chiara decisione qualcosa che già si possedeva con pieno diritto: r. a un diritto, a una carica, a un titolo, a una prerogativa; nel linguaggio polit., r. all’incarico (di costituire il governo), declinare il mandato ricevuto dal capo dello stato; r. ai proprî beni, alle proprie ricchezze, a un beneficio, a una rendita, all’amore di una persona. Non voler accettare qualcosa che si dovrebbe avere, che spetterebbe di pieno diritto: r. a una eredità, a una promozione, a una nomina, a un incarico, a ogni compenso; rinunciò al trono che gli veniva offerto. b. Astenersi per necessità, per opportunità o spontaneamente, per libera scelta, dal fare qualcosa che pur si potrebbe e a volte si vorrebbe fare: r. a esercitare un diritto o a far valere i proprî diritti; r. ad avvalersi della prerogativa dell’immunità parlamentare; ho rinunciato a trasferirmi; r. a una pur giusta protesta, alla vendetta; è un’impresa molto rischiosa, o è un tentativo azzardato, è meglio rinunciarvi; r. a una buona occasione; per prepararsi all’esame ha rinunciato a ogni svago; ha dovuto r. alle vacanze per assistere la nonna malata. In espressioni iperb.: non rinuncerei per tutto l’oro del mondo a vedere la delusione di quel prepotente; disus., con valore estens. o fig., e con uso assol., nel sign. di desistere, smettere, cessare: in quell’autunno piovve per cinque giorni e cinque notti: non rinunciò mai (Panzini). Nel linguaggio ascetico, r. ai beni, ai piaceri mondani, abbandonarli per volgere il proprio affetto solo a Dio e per tendere alla perfezione; come formula del battesimo, nella liturgia: r. al mondo e alla carne. 2. tr., ant. a. Rifiutare: r. un incarico, r. la corona; sappiendo che il rinunziargli non avrebbe luogo ... (Boccaccio), che sarebbe stato impossibile rifiutarli (i cavalli offerti in dono); r. una moneta, rifiutarsi di riceverla in pagamento. b. Annunciare pubblicamente, riferire: andaro gli ambasciatori, e rinunciaro e raccontaro ciò ch’aveano veduto e udito (Novellino).