riparlare
v. intr. [comp. di ri- e parlare2] (aus. avere). – 1. Parlare di nuovo: vedrò di riparlarne col ministro; nella prossima lezione riparlerò di Dante; mi parlava e riparlava dei suoi progetti, me ne parlava continuamente, con frequenza. Alcuni usi partic. può avere la locuz. ne riparleremo: rimandando ad altro tempo un colloquio che non si ha voglia o possibilità di concludere subito: ora devo partire, ne riparleremo lunedì prossimo; oppure, ribattendo a un giudizio o a un’obiezione di uno, per fargli capire che siamo sicuri che il futuro ci darà ragione: tu credi proprio che i prezzi ribasseranno? ne riparleremo fra un mese; o anche con intonazione minacciosa: per ora basta, qui c’è troppa gente, ne riparleremo stasera! 2. Nel rifl. con valore recipr., riparlarsi, tornare a parlarsi, rivolgersi di nuovo la parola, dopo un periodo in cui non ci si parlava in seguito a un litigio o a una rottura; quindi, più genericam., rappacificarsi: dopo tanto tempo, ieri si sono riparlati.