ripassare [der. di passare, col pref. ri-]. - ■ v. intr. (aus. essere) [passare di nuovo in un luogo, anche assol.: r. davanti a casa; ora non ho tempo, ripasserò fra un'ora] ≈ ‖ ritornare, tornare. ■ v. tr. 1. [passare di nuovo attraverso un luogo: r. il fiume, la frontiera] ≈ riattraversare. 2. (fig.) a. [percorrere con la mente una successione di avvenimenti passati] ≈ [→ RIPERCORRERE (2)]. b. [studiare di nuovo una parte, un testo, una lezione e sim., per mandarli a mente: r. un discorso] ≈ ripetere, ristudiare, rivedere. ‖ rileggere, rinfrescare. c. [sottoporre a controllo qualcosa: r. i conti] ≈ controllare, riscontrare, rivedere, verificare. d. [portare a un lavoro le ultime finiture] ≈ limare, rifinire, ritoccare. 3. (fam., scherz.) a. [sottoporre qualcuno ad aspra sgridata: è tornato a casa tutto sporco e la madre l'ha ripassato ben bene] ≈ rabbuffare, redarguire, rimbrottare, (fam.) strapazzare, (fam.) strigliare. ↓ rimproverare, (fam.) ripigliare, riprendere, sgridare, (fam.) strillare. b. (estens., eufem.) [dare percosse a qualcuno] ≈ battere, (lett.) carminare, (fam.) darle (a), malmenare, (pop., region.) menare, percuotere, (scherz., eufem.) pettinare, picchiare, prendere a botte, (non com.) spellicciare. ↑ (fam.) cambiare i connotati (a), (iron.) conciare per le feste, massacrare (di botte), pestare.