ripescare
v. tr. [comp. di ri- e pescare] (io ripésco, tu ripéschi, ecc.). – 1. Pescare di nuovo: domani andrò a r. le trote nello stesso posto di oggi. 2. Ricuperare, traendola fuori dall’acqua, cosa o persona che vi sia caduta: l’arma usata dall’assassino fu ripescata in un canale; un palombaro, calatosi nel fondo del porto, ripescò l’ancora; hanno ripescato il cadavere dell’annegato sotto il ponte; prov., non bisogna r. tutte le secchie che cascano, non bisogna preoccuparsi di rimediare tutti gli errori, tutti gli inconvenienti. 3. fig. a. Ritrovare cosa o persona di cui si siano perse le tracce, spesso dopo lunga e difficile ricerca: ripescò la lettera in un mucchio di vecchie carte; dove andrò a r. questa citazione, questa notizia?; cercava di r. quel nome nella memoria; come farà a r. il suo amico in mezzo a tutta questa folla?; andate ora a domandare loro se saprebbero ripeter le parole che diceva: sì; non ne ripescherebbero una (Manzoni). b. Ricuperare cosa o persona che era rimasta nascosta, sospesa o interrotta, dimenticata: in soffitta ho ripescato una specchiera dell’Ottocento ancora in buone condizioni; nell’uso parlamentare, r. una legge già approvata da un ramo del Parlamento (nella precedente legislatura), ripresentarla all’approvazione dell’altro ramo. In partic., con riferimento a risultati elettorali, r. un candidato, dichiararlo eletto, pur non avendo egli raggiunto il numero di voti richiesto, in base alla ripartizione finale dei resti (v. repêchage).