riproporzionalizzazione
(ri-proporzionalizzazione), s. f. Ritorno a una rappresentatività politica ispirata a un criterio proporzionale. ◆ qualche riflessione in più forse è utile, se anche una pure importante tornata amministrativa rischia di interessarci soprattutto sotto il profilo di un dualismo sempre più marcato tra Nord e Sud; o di una possibile «ri-proporzionalizzazione» del sistema politico. (Paolo Franchi, Corriere della sera, 24 maggio 1998, p. 1, Prima pagina) • «In pista c’è un generale riposizionamento. In maniera strisciante, e non dichiarata, il sistema sta uscendo dalla modalità maggioritaria degli anni Novanta». E dove va? «Verso la ri-proporzionalizzazione. Il ritorno al proporzionale. Basta vedere la posizione, grave, di [Francesco] Rutelli sul referendum» [Fausto Bertinotti intervistato da Umberto Rosso]. (Repubblica, 5 giugno 2005, p. 6) • la frammentazione partitica, già elevatissima, è diventata, nel corso del tempo, selvaggia. E la riproporzionalizzazione della legge elettorale voluta dal governo Berlusconi ha fatto cadere molta altra pioggia sul bagnato. (Angelo Panebianco, Corriere della sera, 7 aprile 2007, p. 1, Prima pagina).
Derivato dal s. f. proporzionalizzazione con l’aggiunta del prefisso ri-.
Già attestato nella Stampa del 14 luglio 1996, p. 1, Prima pagina (Edmondo Berselli).