ripugnare
(o repugnare) v. intr. [dal lat. repugnare, comp. di re- e pugnare «combattere»] (io ripugno, ... noi ripugniamo, voi ripugnate, e nel cong. ripugniamo, ripugniate; aus. avere). – 1. letter. Combattere di nuovo. 2. a. non com. Combattere contro, e quindi opporsi, recalcitrare, resistere (quasi esclusivam. in senso non materiale): r. all’altrui volontà, a una proposta; non potendo perciò né sottrarsi, né repugnare alla sua tirannide ... (Leopardi). Essere contrario, contrastare, non concordare: il tuo ragionamento ripugna all’evidenza, al senso comune. b. Suscitare una reazione fisica o spirituale di forte avversione, di disgusto, di ribrezzo: all’orecchio ripugnano i rumori laceranti; i molluschi ripugnano al tatto; al mio carattere ripugnano certi compromessi; mi ripugna mentire; gli ripugna parlare della sua vita passata; i discorsi di quell’ipocrita ripugnano a tutti. ◆ Part. pres. ripugnante (o repugnante), anche come agg. (v. la voce).