risarcire
v. tr. [dal lat. resarcire, propr. «racconciare, rappezzare», fig. «risarcire», comp. di re- e sarcire che ha i medesimi sign.] (io risarcisco, tu risarcisci, ecc.). – 1. non com. a. Riparare, aggiustare: r. un muro lesionato dal terremoto, r. una vecchia nave; in partic., restaurare un’opera d’arte eliminando, con mezzi e procedimenti opportuni, lacune, fessure, lesioni, ecc. b. Cicatrizzare: una pomata per r. lesioni cutanee; con uso intr. (aus. essere) o intr. pron., cicatrizzarsi: una ferita che stenta a risarcire o a risarcirsi, che non è ancora risarcita. 2. Con riferimento a danni pecuniarî o materiali, compensarli con denaro o altrimenti: r. una perdita, r. i danni di guerra; con l’oggetto della persona danneggiata: il proprietario dell’autovettura investitrice lo ha risarcito dei danni riportati nello scontro (anche come sinon. di rimborsare: sarà risarcito di ogni spesa sostenuta nel processo, o delle spese di ospedale); meno com., di danni morali: r. un’ingiuria, una persona offesa; lodi, dalle quali traspariva evidentemente l’intenzione di risarcirlo degl’improperi precipitati coi quali lo aveva accolto (Manzoni).