rischio-paese
(rischio Paese), loc. s.le m. Rischio di una grave crisi dell’intera economia nazionale. ◆ Nel 2004 l’economia crescerà almeno del 5%, la disoccupazione è in calo e sui mercati finanziari il Brasile è diventato più «virtuoso» di tutti, con un indice del rischio Paese di nemmeno 400 punti. (Rocco Cotroneo, Corriere della sera, 20 dicembre 2004, p. 13, Esteri) • [tit.] L’Italia sul filo del rischio Paese [testo] […] Se questa percezione di «rischio Paese» – oltretutto alimentata dalle correnti d’opinione avverse all’euro, che hanno giocato il loro ruolo nel rifiuto della Costituzione europea – dovesse entrare nei calcoli dei mercati finanziari, certo il rendimento dei titoli di Stato, come già auspica il «Financial Times», non potrebbe rimanere di soli venti trenta punti base più elevato di quelli dei Paesi più affidabili. (Giangiacomo Nardozzi, Sole 24 Ore, 5 giugno 2005, p. 1, Prima pagina) • A ingolosire i grandi speculatori è il mercato dei titoli di Stato, un metodo per finanziare il budget di un paese che però comporta il pagamento di un interesse più alto a fronte della maggiore emissione o del rischio-paese. (Mauro Bottarelli, Riformista, 9 febbraio 2008, p. 5).
Composto dai s. m. rischio e paese.
Già attestato nel Corriere della sera del 7 gennaio 1992, p. 19 (Claudio Demattè).