riscontro
riscóntro s. m. [der. di riscontrare]. – 1. tosc. e letter. Incontro, scontro: temo qualche brutto r.; in qualche r. fatto tra i cavalli leggieri erano piuttosto gli aragonesi rimasti superiori (Guicciardini). 2. L’azione di riscontrare, il fatto di venire riscontrato, nei sign. di mettere a fronte per rilevare differenze, di controllare, verificare e accertare: fare il r. di un ritratto col modello, di una traduzione col testo originale, di due manoscritti; mettere a r. (più com. a confronto) due testimonianze, due affermazioni; fare il r. della biancheria data a lavare, del peso di una merce, dei conti. In partic., riprova, conferma: r. di un’esperienza; non può già essere accusato, avendo le accuse bisogno di r. veri e di circunstanze che mostrino la verità dell’accusa (Machiavelli); cose incerte, che aveva sentito dire anche lui, senza averne un r. positivo (Manzoni); nell’uso burocr. e comm., risposta scritta a una lettera o a una comunicazione scritta: in r. al Vostro ordine del 6 u. s.; si prega di dare sollecito r. alla presente nota, o circolare; con sign. più limitato, nell’uso com., breve risposta scritta con la quale si assicura il mittente di aver ricevuto la lettera, il pacco o quanto altro inviato: in attesa di un cortese r., formula con cui si chiude la lettera; non ho ricevuto ancora r. alla mia lettera, al manoscritto che ho spedito. Usi e sign. tecn. e scient. specifici: a. In contabilità, controllo di scritture contabili tendente a identificare errori commessi nella trascrizione da una scrittura a un’altra, per es., dal libro giornale al libro mastro o ad altri registri secondarî. R. di cassa, operazione, periodicamente eseguita, mediante la quale si raffrontano denaro, titoli e valori esistenti in cassa con la contabilità relativa. b. Nelle tecnologie meccaniche, piano di r., lo stesso che piano di paragone, spec. quando sia di piccole dimensioni (v. paragone, n. 2 a); blocchetto di r., per la verifica e messa a punto di strumenti di misura (v. blocchetto). c. In tipografia, foglio di r. di macchina (o più com. r. di macchina), la prova definitiva di stampa che viene consegnata al proto o al correttore per avere il visto onde passare alla tiratura. d. In medicina, termine generico designante un’indagine o una manovra semiotica, l’una e l’altra di un certo rilievo: r. autoptico, bioptico; r. vaginale, espressione indicante la palpazione per via vaginale: nell’esame ginecologico completa i dati offerti dalla palpazione esterna delle regioni inguino-addominali e sovrapubica. 3. a. Contrapposizione, corrispondenza simmetrica di due cose o delle parti di una stessa cosa, spec. nella locuz. far riscontro a, essere in corrispondenza simmetrica con (cfr. il fr. faire pendant): al porticato fa r., sul lato opposto della piazza, la facciata della cattedrale; nel linguaggio della moda, guarnizioni a r., in capi di vestiario; e nell’espressione fig. trovare, avere r., avere rispondenza: questa tua affermazione non trova alcun r. nella realtà dei fatti; tutte le cose del mondo in ogni tempo hanno il proprio r. con gli antichi tempi (Machiavelli). Non com. la locuz. di riscontro, in contrapposizione, in corrispondenza simmetrica: di r. al palazzo c’era un’antica chiesa. b. Con valore concr., parte di un congegno (per es. di una serratura, di una ruota dentata) costruita in modo da combaciare esattamente con un’altra. c. Per estens., corrente d’aria che si forma tra due o più aperture (porte, finestre, ecc.) poste l’una di fronte all’altra: non stare al r.; sta’ attento ai r.; chiudi la porta che c’è r.; con questo r. c’è il pericolo di pigliarsi un malanno.