risuonare
(o risonare) v. intr. [dal lat. resonare, comp. di re- e sonare «suonare»] (io risuòno, ecc.; fuori d’accento, sia -uo- che -o-; aus. avere o essere). – 1. Suonare di nuovo: nel suo ufficio il telefono suona e risuona tutto il giorno; ha risuonato il campanello: andate ad aprire; con uso trans.: r. il campanello; ha cominciato a r. il violino: speriamo che non smetta un’altra volta. 2. a. Emettere e rimandare un suono profondo e prolungato, di corpi e oggetti percossi: in quel punto il muro, battuto col pugno, risuonò come se ci fosse un vano; impietrata lava Che sotto ai passi al peregrin risona (Leopardi); di luoghi chiusi, rimandare i suoni riecheggiandoli e ampliandoli: quest’aula risuona in modo fastidioso al minimo rumore; e specificando la natura del suono: il teatro risuonava di applausi; Odo intorno festevoli gridi; S’orna il tempio, e risona del canto (Manzoni). Più genericam., anche di luogo aperto, essere pieno di suoni: la piazza risuonava dei canti e degli slogan dei manifestanti; il campo d’aviazione risuonava del rombo degli aerei che decollavano; risonava la selva intorno intorno Soavemente all’ora mattutina (Poliziano), al vento del mattino che faceva stormire le fronde. b. In fisica, entrare in risonanza: un diapason che risuona alla frequenza di 1000 hertz; in chimica, essere in risonanza (v. risonanza, n. 2 e n. 3). 3. a. Di suoni, diffondersi echeggiando in un luogo chiuso o comunque capace di rimandarli e ampliarli: un grido risuonò nella stanza; i canti dei fedeli risuonavano nella chiesa; Quivi sospiri, pianti e alti guai Risonavan per l’aere sanza stelle (Dante); Tal risonò molteplice La voce dello Spiro (Manzoni); Il gridar d’un damigello Risonò fuor de la chiostra (Carducci); meno com., dello strumento o del mezzo che manda il suono: una tromba risuonò nel cortile della caserma. In usi fig., di ricordi, pensieri, sentimenti: mi risuonano nel cuore le sue ultime parole; un «no» imperioso che risonò nella sua mente, fece svanire quel disegno (Manzoni); della fama, ecc., in usi letter. o elevati, echeggiare: la fama dei Romani risuonò in tutto il mondo. b. Con uso trans., raro, ripetere, echeggiare un suono: l’eco risuona l’ultima sillaba, l’ultima parola; fig., letter., ripetere cantando: Risonar seppi gli amorosi guai (Petrarca); insegnò ... le selve di risonare il nome de la formosa Amarillida (Sannazzaro); udrai repente allora La reggia intorno risuonar sue laudi (Alfieri).