ritaglio
ritàglio s. m. [der. di ritagliare]. – 1. a. La parte che si toglie via ritagliando tutt’intorno una figura, un disegno, un articolo di giornale, o tagliando col modello: il bambino si divertiva con alcuni r. di figure di soldatini; ritagli di giornale, gli articoli ritagliati. b. ant. o raro. La parte tagliata via da una pezza di stoffa per farne un vestito, soprattutto nella locuz. a ritaglio, al minuto: vendere a r. (e mercante a r.), anche scherz.: schiacciava noci e vendeva gusci a r. (Boccaccio). 2. Ogni pezzetto che avanza quando si è ritagliata o tagliata la parte principale: un r. e più spesso, al plur., ritagli di carta, di stoffa, di cuoio; un brodo fatto con ritagli di carne. In senso fig., r. di tempo, il tempo che resta libero dall’occupazione principale: nei r. di tempo si occupa della sua collezione di francobolli; se hai un r. di tempo, vieni a farmi visita; se trovo un r. di tempo, vorrei anche passare un momento da quel paese (Manzoni). ◆ Dim. ritagliétto, ritaglino; spreg. ritagliùccio.