ritenere /rite'nere/ [dal lat. retinēre, der. di tenēre "tenere", col pref. re-] (coniug. come tenere). - ■ v. tr. 1. (non com.) [tenere di nuovo] ↔ restituire, riconsegnare. 2. a. (non com.) [fare azione di trattenimento: r. il passo, il respiro, un grido] ≈ arrestare, contenere, fermare, (lett.) rattenere, tenere, trattenere, [impulsi e sim.] reprimere. ↓ controllare, frenare. ↔ lasciare andare, liberare. ↑ sfrenare. b. (med., fisiol.) [soffrire di ritenzione: r. liquidi; r. l'urina] ≈ trattenere. ↔ espellere, evacuare. c. [serbare nella memoria: non riesco a r. le date, i nomi] ≈ fissare (o imprimere) nella mente, memorizzare, ricordare, (lett.) rimembrare, (fam.) stamparsi nella testa, tenere a mente. ↔ dimenticare, (lett.) obliare, scordare. 3. (burocr.) [operare una trattenuta su una somma: ai lavoratori dipendenti viene ritenuta l'imposta sul reddito] ≈ trattenere. ↔ corrispondere, dare, elargire, erogare, versare. 4. [avere una determinata opinione su qualcuno o qualcosa, seguito da prop. oggettiva implicita o esplicita, oppure, con valore copul., seguito da compl. predicativo dell'oggetto: ritengo di essere nel giusto; ritengo che tu stia sbagliando; r. qualcuno una brava persona] ≈ considerare, credere, giudicare, (lett.) opinare, pensare, reputare, stimare, (fam.) trovare, valutare. [⍈ PENSARE]