ritrazione
ritrazióne (o retrazióne) s. f. [dal lat. retractio -onis, der. di retrahĕre «ritrarre, tirare indietro»]. – L’azione di ritirare, il fatto di ritirarsi o di venire ritirato, nel sign. di tirare o spostare indietro o anche di restringersi: r. del carrello, negli aerei; r. dell’accento, in linguistica, il fenomeno dello spostamento dell’accento su una delle sillabe precedenti. Nell’industria tessile, proprietà di alcune fibre tessili di ritirarsi e, quindi, di modificare il proprio assetto in seguito a particolari trattamenti con vapore umido. In medicina (dove è spesso più com. la forma retrazione), r. di un muscolo, di un tendine, il suo accorciamento e l’impossibilità di riprendere la normale lunghezza, come fatto patologico (r. miopatica); r. del coagulo, la riduzione del volume di un coagulo, che ha inizio subito dopo la sua formazione per espulsione del siero, che normalmente si completa entro 2-4 ore dalla coagulazione, ed è dovuta alla fibrina e alle piastrine (è anche detta sineresi).