rivolgere
rivòlgere v. tr. [lat. revolvĕre, comp. di re- e volvĕre «volgere»] (coniug. come volgere). – 1. a. Volgere di nuovo: sentendosi chiamare di nuovo, rivolse gli occhi verso di lui. b. Volgere più volte, facendo girare, o anche muovendo qua e là: rivolgeva la scatola tra le mani senza riuscire ad aprirla; più com. in senso fig., considerare da ogni punto di vista, esaminando il pro e il contro, spesso inquietamente e dubitosamente: varie cose fra sé rivolgendo intorno a questo fatto (Boccaccio); r. nella mente, nell’animo, nel cuore un pensiero, un’idea, un piano. Nell’intr. pron., soprattutto dei corpi celesti, girare nel cielo: il sole si rivolge con tutti i suoi pianeti; ant., degli anni, del tempo, trascorrere: si sono rivolti più anni, da quando ...; rivolto l’anno, passato l’anno. 2. a. Volgere, indirizzare, verso una certa direzione o persona: rivolse il passo verso casa; r. lo sguardo, gli occhi verso il cielo, verso l’interlocutore; r. il viso, le spalle; r. la parola, il saluto, una preghiera, una supplica, una raccomandazione, una lode, un’osservazione, una critica a qualcuno; di pensieri, affetti e sentimenti, facoltà intellettuali: ha rivolto i suoi ultimi pensieri a Dio; dopo la morte del padre rivolse tutto il suo affetto alla madre; rivolgerò la mia attenzione al problema che mi hai proposto. b. rifl. Volgersi verso una direzione o una persona con il viso o con tutto il corpo: si rivolse verso l’interrogante con espressione affabile; o con il discorso: non mi rivolgo a te, ma a tuo fratello. In senso fig., ricorrere a una persona per aiuto, collaborazione, informazioni, ecc.: si è rivolto a tutti i suoi amici, ma nessuno ha voluto aiutarlo; non so proprio a chi rivolgermi, a che santo rivolgermi; si rivolse a un passante per chiedere l’ora. 3. a. non com. Volgere dall’altra parte, in senso opposto (più com. voltare o rivoltare): rivolse gli occhi da quell’atroce vista; e rifl.: si è rivolto per non salutarmi. In usi letter., volgere sottosopra, rovesciare: un colpo di vento rivolse l’imbarcazione; rivolger le sorti, D’un volgo straniero por fine al dolor (Manzoni). b. fig., ant. o letter. Far ribellare: r. un paese, un popolo contro il tiranno. Come intr. pron., cambiare di parere, mutare pensiero: non si rivolgerebbe così di leggiero (Boccaccio). ◆ Part. pass. rivòlto, anche come agg., di persona, voltato: Beatrice in sul sinistro fianco Vidi rivolta (Dante).