rivolto2
rivòlto2 s. m. [der. di rivolgere, part. pass. rivolto]. – 1. Nella terminologia musicale, il vocabolo può indicare: a. L’inversione dell’ordine dei suoni componenti l’intervallo (generandosi quindi da una sesta una terza, da una seconda una settima, ecc.). b. L’inversione del processo dall’una all’altra nota di una data melodia, nel cosiddetto moto contrario: per es., a un processo di seconda ascendente corrisponderà, nell’inversione, uno di seconda discendente. c. Uno stato dell’accordo diverso dallo stato fondamentale, cioè il suono generatore situato altrove che nella parte più grave (il numero di rivolti che ogni accordo può avere è pari al numero dei componenti meno uno). d. Nel contrappunto, l’inversione dei piani sui quali si muovono le varie melodie, ossia la sovrapposizione di una melodia ad altra a cui era prima sottoposta: è uno degli stilemi strutturali più comuni nella composizione polifonica e obbligatorî nella fuga, dove la melodia del soggetto si svolge (mediante il sistema del contrappunto doppio, triplo, ecc.) ora sopra, ora sotto a quella del contrassoggetto, ecc. 2. Forma non com. per risvolto, in alcuni sign. tecnici.