rondista
s. m. e f. Volontario che aderisce alla formazione delle ronde di vigilanza padane. ◆ Ci furono momenti di tensione nelle stesse vie […] che i «rondisti» tenevano d’occhio per impedire che le frequentassero spacciatori e vandali, scippatori e ladri. (Corriere della sera, 19 febbraio 1999, p. 11, In primo piano) • E la voglia di ronde dilaga in riva al Po [...]. «L’altra sera – racconta un rondista magrolino [...] – ho visto una macchina non di qui che passava, allora ho dato l’allarme con la trasmittente a tutti gli altri paesani. [...] l’auto era rubata, su c’erano due albanesi, e li abbiamo fatti prendere». (Repubblica, 26 marzo 1999, p. 29, Cronaca) • Rondisti presi d’assedio dai no-global, coriandoli, schiuma puzzolente che sono volati copiosi, e in mezzo, un fitto cordone di polizia a dividere i due gruppi. (Al. Rod., Corriere del Veneto, 4 febbraio 2007, Padova, p. 8).
Nuovo significato del s. m. e f. rondista (‘seguace del movimento letterario del rondismo dell’inizio del XX secolo’).
Già attestato nel Corriere della sera del 10 giugno 1996, p. 5 (Giusi Fasano).