roseola
roṡèola s. f. [der. di roseo, con suffisso dim.]. – Nel linguaggio medico, termine che indica gli elementi eruttivi in forma di chiazzette rosee piane o appena rilevate che compaiono sulla cute nel decorso di alcune malattie infettive e scompaiono spontaneamente dopo pochi giorni, senza lasciare traccia; tra le più importanti, la r. tifosa, rappresentata da pochi e piccoli elementi localizzati prevalentemente sull’addome di pazienti affetti da tifo; la r. sifilitica, rappresentata da elementi più grandi e numerosi, con sede preferita al tronco, ma disseminati talora anche agli arti e non accompagnati da prurito né da desquamazione; la r. tardiva o di ritorno, rara manifestazione tardiva della sifilide, che si osserva spec. alla radice degli arti sotto forma di chiazze grandi e poco numerose. Oltre che infettive, le cause di comparsa della roseola possono essere medicamentose (da antipirina, da balsamici), neurologiche (r. emotiva), parassitarie (da pediculosi del corpo).