rospo
ròspo s. m. [etimo incerto]. – 1. a. Nome di varî anfibî anuri, per lo più appartenenti al genere Bufo, caratterizzati da un corpo appiattito e tozzo, con pelle ricca di ghiandole (sporgenti a modo di tubercoli e secernenti una sostanza lattiginosa, irritante per le mucose) e di colore molto variabile, dal bruno al verde olivastro; hanno abitudini prevalentemente notturne e terricole, e durante la stagione riproduttiva si spostano in vicinanza dell’acqua, dove avvengono l’accoppiamento e la deposizione delle uova (riunite in lunghi cordoni). In Italia sono frequenti il r. comune (lat. scient. Bufo bufo) e il r. smeraldino (lat. scient. Bufo viridis), più piccolo del precedente, con macchie di forma irregolare sul dorso, di colore verde-smeraldino o verde scurissimo, su un fondo biancastro, verde chiarissimo, giallastro o rossiccio. Ad altri generi appartengono il r. cornuto (lat. scient. Ceratophrys dorsata), anfibio anuro del Brasile e della Guiana, e il r. del Suridan, altro nome della rana dorsigera, anfibio anuro del genere Pipa. Per il rospo, o àlite, ostetrico, v. alite. b. estens. Pesce r., o assol. rospo, nome region. di due pesci del genere lofio (Lophius piscatorius e Lophius budegassa), comunem. noti con il nome di pescatrice o rana pescatrice. c. In veterinaria, mal del r., tara della lingua dei bovini, che risulta bitorzoluta come la pelle dei rospi: è generalmente causata da tubercolosi. 2. fig. a. Ingoiare, mandare giù un r. o il r., essere costretto, per necessità o opportunità, a subire o tollerare un fatto molto spiacevole, sgradito, che ripugna alla propria coscienza o ai proprî sentimenti. b. spreg. Persona tanto brutta e sgraziata, anche nei modi, da ripugnare: è brutta come un r., o è proprio un r., quella ragazza; ha sposato quel r. solo per i quattrini. Con intonazione meno spreg., persona ruvida e scontrosa, poco socievole: quel r. del marito non vuole vedere nessuno; il nuovo direttore è un vero r.; invecchiando è diventata un po’ rospo. ◆ Dim. rospétto e rospettino; pegg. rospàccio; tutti in senso proprio e figurato.