rospo /'rɔspo/ s. m. [etimo incerto]. - 1. (zool.) [nome di varie specie di anfibi anuri bufonidi, con corpo appiattito e tozzo e pelle di colore variabile dal bruno al verde olivastro] ≈ Ⓖ (lett.) batrace, Ⓖ (tosc.) botta, Ⓖ (tosc.) botto. ● Espressioni (con uso fig.): fam., ingoiare (o mandare giù) il rospo → □; fam., sputare il rospo → □. 2. (fig., fam.) a. (spreg.) [persona brutta e sgraziata] ≈ (fam.) racchio, (pop.) ragano, (fam.) ranocchio, (fam.) scorfano, (fam.) sgorbio. ↑ (fam.) cesso, mostriciattolo, mostro. ↔ bellezza, incanto, meraviglia, splendore. b. [persona scontrosa, poco socievole] ≈ e ↔ [→ RITROSO s. m.]. □ ingoiare (o mandare giù) il rospo [essere costretto ad accettare cosa sgradita] ≈ (fam.) abbozzare, digerire, incassare, sopportare, subire, tollerare. □ sputare il rospo [dire una cosa a lungo taciuta] ≈ confessare, parlare, (fam.) sputare l'osso. ↔ tacere, (fam.) tenere chiuso il becco.