rottamabile
(iron.) Nel linguaggio giornalistico e politico, che, chi è destinato a essere rottamato, cioè rimosso dalle posizioni di potere che occupa fino a essere emarginato o escluso dalla scena pubblica. ◆ [tit.] Primarie Pd, 7 deroghe per i “rottamabili”. Ma ci sarà un listino bloccato per 100. (Fatto Quotidiano.it, 16 dicembre 2012, Politica) • [tit.] La Cgil non è rottamabile, Renzi ora deve scegliere se divorziare dal popolo di sinistra. (Gad Lerner.it, 13 dicembre 2014).
Derivato dal v. rottamare, con l'aggiunta del prefisso in-; con riferimento alla parola d'ordine, lanciata da Matteo Renzi nel 2010, della rottamazione (v.), ovvero della liquidazione del gruppo dirigente, ritenuto obsoleto, del Partito democratico.
Già attestato nella Repubblica del 12 dicembre 2010, Firenze, p. 1 (Pippo Russo).