rovescio /ro'vɛʃo/ (ant. rivescio) [der. di rovesciare]. - ■ agg. (pl. f. -sce) 1. (non com.) [voltato in senso contrario al solito] ≈ capovolto, ribaltato, rivoltato. ↔ diritto, dritto. ▲ Locuz. prep.: alla rovescia (o a rovescio) ≈ al contrario, all'incontrario, all'inverso, sottosopra. 2. [disteso sulla schiena, anche con la prep. su: giaceva r. sul letto] ≈ riverso, supino. ↔ bocconi, prono. ■ s. m. 1. a. [parte posteriore, retrostante di qualcosa: il r. di un foglio] ≈ dietro, retro, (non com.) tergo, verso. ↔ diritto, dritto. b. (abbigl.) [parte interna di abiti, indumenti] ≈ interno. ↔ diritto, dritto, esterno. c. (tess.) [nei lavori a maglia, punto eseguito in modo che compaia sul diritto del lavoro la parte che normalmente appare nel dietro] ↔ diritto, dritto. d. (mon.) [faccia posteriore di una moneta, di una medaglia] ≈ retro, tergo, verso. ↔ diritto, dritto, recto. 2. a. (non com.) [colpo vibrato col dorso della mano] ≈ [→ ROVESCIONE (1)]. b. (sport.) [nel tennis, colpo che si esegue colpendo la palla con la faccia esterna della racchetta] ↔ diritto, dritto, drive. 3. [breve e violenta caduta di pioggia] ≈ acquazzone, piovasco, rovescione, scroscio. 4. (fig.) [grave perdita economica: subire un r.] ≈ crac, crollo, dissesto, (fam.) ribaltone, (fam.) ruzzolone, tracollo.