rovinare (ant. e lett. ruinare, ant. ruvinare) [der. di rovina]. - ■ v. intr. (aus. essere) 1. [subire un crollo: il palazzo minaccia di r.] ≈ cadere (giù), crollare, franare. 2. (estens.) [cadere giù dall'alto con grande violenza: la valanga rovinò addosso agli alpinisti] ≈ abbattersi, franare, precipitare. ■ v. tr. 1. (non com.) [far crollare] ≈ abbattere, buttare giù, demolire, distruggere. 2. (estens.) [ridurre in cattivo stato: la pioggia ha rovinato il tetto; è un vino che rovina lo stomaco] ≈ danneggiare, deteriorare, guastare, sciupare. 3. (fig.) a. [danneggiare moralmente: r. la reputazione di qualcuno] ≈ compromettere, danneggiare, guastare. b. [causare la perdizione di qualcuno: le cattive compagnie lo hanno rovinato] ≈ corrompere, guastare, sviare, traviare. 4. (fig.) [ridurre in miseria: la grave crisi economica lo ha rovinato] ≈ distruggere, dissestare, gettare sul lastrico, mandare a rotoli (o in malora o in rovina), mettere in mezzo alla strada, spiantare. ■ rovinarsi v. rifl. [procurarsi gravi danni materiali o morali: r. al (o col) gioco d'azzardo] ≈ andare a rotoli (o in malora o in rovina), distruggersi, fallire, (non com.) malandare. ■ v. intr. pron. 1. a. [subire danni, ridursi in cattivo stato: con l'umidità i libri si rovinano] ≈ danneggiarsi, deteriorarsi, sciuparsi. b. [non funzionare più: la radio si è rovinata] ≈ guastarsi. 2. (estens.) [di cibi, perdere la freschezza originaria: la carne si è rovinata] ≈ alterarsi, andare a male, avariarsi, deteriorarsi, guastarsi, irrancidirsi, marcire.