rubalavoro
s. m. e f. e agg. (spreg.) Chi o che sottrae occupazione, posti di lavoro. ◆ [tit.] I comunisti contro l’Islam rubalavoro / Il Lingotto annuncia accordi per la produzione di auto in Iran (Libero, 29 gennaio 2005, p. 3, Anzitutto) • «Per la verità una cosa il centrosinistra ha fatto: è stato il campione del mercatismo mondialista. È stato artefice e vittima del mito del mercato perfetto, dell’ideologia che ha prodotto un sistema rubalavoro, la novità storica dell’ultimo quinquennio» [Giulio Tremonti intervistato da Aldo Cazzullo]. (Corriere della sera, 15 febbraio 2005, p. 8, Politica) • Tra gli italiani si va dall’odio di chi esulta, «finalmente è arrivata l’ora che li mandano tutti a casa sti rubalavoro e kamikaze che non sono altro», all’invito alla cautela «perché sono brava gente che non ha mai dato fastidio». (Grazia Longo e Raphael Zanotti, Stampa, 31 marzo 2007, p. 52, Cronaca di Torino).
Composto dal v. tr. rubare e dal s. m. lavoro.
Già attestato nella Repubblica del 1° novembre 1991, p. 6 (Emilio Piervincenzi).