rubare v. tr. [dal germ. ✻raubôn]. - 1. [appropriarsi in modo illecito di beni altrui, anche con la prep. a del secondo arg. o assol.: il ladro ha rubato tutti i gioielli; mi hanno rubato il portafoglio; è stato sorpreso a r.] ≈ (fam.) arraffare, asportare, derubare (mi hanno derubato dei documenti), (fam.) fregare, (fam.) grattare, portare via, (fam.) sgraffignare, sottrarre, trafugare. ⇓ borseggiare, estorcere, rapinare, scippare, taccheggiare. ● Espressioni: fam., rubare sulla spesa [dichiarare di aver speso più del prezzo reale per intascare la differenza] ≈ (fam.) fare la cresta. 2. (fig.) a. [prendere per sé cosa o persona che appartiene ad altri, anche con la prep. a del secondo arg.: r. un'idea; r. la fidanzata a un amico] ≈ carpire, (fam.) fregare, portare via, (fam.) soffiare. b. [portare via una persona cara a qualcuno, con la prep. a del secondo arg.: la morte lo ha rubato giovanissimo all'affetto dei suoi genitori] ≈ rapire, sottrarre, strappare. ↔ restituire, ridare. c. [far perdere tempo a qualcuno, anche con la prep. a del secondo arg.: scusa se ti rubo qualche minuto] ≈ portare via, sottrarre. d. (fam.) [volere avere per sé, con sé, nella forma rubarsi: è un giovane molto bello e le ragazze se lo rubano] ≈ contendersi, (fam.) litigarsi. [⍈ PRENDERE]