rubasoldi
agg. inv. (spreg.) Che preleva denaro forzosamente. ◆ [tit.] Il ministro dell’economia [Giulio Tremonti]: «Niente manovre rubasoldi». (Giornale, 11 luglio 2001, p. 4, Interni) • E tuttavia appare innegabile la capacità tutta berlusconiana di dettare agli avversari il terreno di scontro; di portarli lì dove il capo del governo ritiene di ottenere l’eco più favorevole e immediata. È stato così con l’attacco ai politici perditempo e rubasoldi; lo è adesso nella commistione calcio-elezioni. (Massimo Franco, Corriere della sera, 24 febbraio 2004, p. 2, In primo piano) • [tit.] Spiagge «rubasoldi», prezzi bollenti / In un anno rincari del 20%. Per un giorno al mare 250 euro a famiglia (Messaggero, 17 giugno 2007, p. 13, Cronache).
Composto dal v. tr. rubare e dal s. m. pl. soldi.
Già attestato nella Repubblica del 4 aprile 1989, p. 20, Cronaca.