rugliare
v. intr. [prob. da ruggire, incrociato con mugliare] (io rùglio, tu rugli, ecc.; aus. avere). – Di alcuni grossi animali, mandare un brontolio sordo e minaccioso: l’orso rugliava dentro la gabbia; i cani rugliavano e scuotevano i sonagli, inquieti (I. Calvino). Per estens., di rumori naturali simili, sordi e continuati: il torrente rugliava scendendo fra le rocce; il vento ruglia tra i rami del bosco; in usi fig., riferito a persone: combatté un pezzo, sordamente, con la propria gola, ove una tosse profonda irrompeva, rugliando tra sibili (Pirandello). V. anche rogliare.