ruotare
(pop. o letter. rotare) v. intr. o tr. [lat. rŏtare, der. di rŏta «ruota»] (io ruòto, ecc.; fuori d’accento, sono oggi più in uso le forme con dittongo, ruotava, ruotasse, ruotando, che quelle con -o-, tranne che nel part. pres., più frequente nella forma rotante). – 1. intr. (aus. avere) a. Riferito a un corpo, muoversi girando attorno a un altro corpo; in partic., riferito a un corpo rigido, mobile attorno a un asse fisso, muoversi in modo che la distanza di ciascun punto del corpo dall’asse resti invariata durante il moto (v. anche rotazione): facendo r. un semicerchio intorno al diametro si ottiene una sfera. Letter. o raro, con la particella pron.: chi vide Sotto l’etereo padiglion rotarsi Più mondi (Foscolo). b. Muoversi, e spec. volare, tracciando larghe ruote o ampî giri: Ella [la fera, cioè Gerione] sen va notando lenta lenta; Rota e discende (Dante); il falco ruotava alto nel cielo, o sulla preda; letter. o raro, con la particella pron.: Ruotarsi attorno più lasciva gregge (Poliziano). In usi ant., riferito a cavalli, trottare, galoppare in tondo: diè de li sproni al destriere (e cominciò per lo campo a rotare) (Giamboni). 2. tr. a. Volgere in giro, muovere con una rotazione: ruotare (ma più com., con espressione causativa, far r.) le braccia intorno al corpo, il tronco a destra o a sinistra; r. (ma più com. roteare) la spada, la clava o gli occhi. b. Sinon. meno com. di avvicendare: r. le colture, in agraria; r. i turni di lavoro (v. rotazione). c. Forma non com. per arrotare, nel sign. di levigare pavimenti o altre superfici con speciali macchine. d. ant. Far subire la tortura o il supplizio della ruota. ◆ Part. pres. rotante (meno com. ruotante), anche come agg.: equilibramento delle masse rotanti; gli organi rotanti di una macchina; campo (magnetico) rotante. In araldica, attributo del pavone che fa la ruota con la coda.