ruttare
v. intr. e tr. [lat. ructare]. – 1. intr. (aus. avere) Fare un rutto o rutti (come rutto, anche ruttare è parola spesso evitata perché sentita volgare o troppo crudamente realistica; nell’uno e nell’altro caso, tuttavia, mancano nell’uso sinonimi equivalenti): r. sconciamente; fatto Quel salutar licore agro e indigesto Tra le viscere tue, te allor farebbe ... Ruttar plebeiamente il giorno intero (Parini). Come trans., in senso fig. e spreg. (poco com.), di chi pronuncia parole volgari: r. bestemmie, insulti. 2. tr., letter. Eruttare, emettere: Al ciel ruttando insieme il mare e ’l monte Fiamme, fumo, faville, arene e schiuma (Caro).