ruzzo
rużżo s. m. (raro rużża s. f.) [der. di ruzzare]. – 1. Il ruzzare, la voglia di ruzzare: avere il r., essere in r., avere voglia di ruzzare, di scherzare. 2. Voglia, capriccio in genere, spec. di fare l’amore, di attaccare briga, di fare cose strane e pericolose: gli è entrato il r. in corpo; si è svegliato col r.; domani, domani, vedrete se gli sarà passato il r. (Manzoni, alludendo alla folla che tumultuava in Milano); gli è saltato il r. di scrivere poesie; cavare il r. dal capo a uno, e più com. assol., cavargli il r., levargli i capricci dalla testa, farlo stare a freno; gli è uscito, gli è passato il r. (dal capo), gli è passato il capriccio, ha perso il gusto. 3. ant. o raro. Puntiglio, ostinazione caparbia; in questo sign. ruzza è più com. di ruzzo.