sabina
s. f. [dal lat. (herba) Sabina «erba proveniente dalla Sabina»]. – Arbusto o alberetto delle cupressacee (Juniperus sabina), che vive nell’emisfero boreale e, in Italia, sulle Alpi e sugli Appennini, fra i 1300 e i 2000 metri: molto ramoso, ha rametti coperti da foglie squamiformi, disposte in 4 file, e coccole rotonde, alla maturazione pendule e bluastro-scure; dalle foglie e dai rami si ottiene, per distillazione in corrente di vapore, un liquido incolore (olio di sabina), che col tempo diventa giallastro e viscoso, di odore sgradevole e sapore amaro, in passato impiegato come emmenagogo e ossitocico, poi abbandonato per la sua tossicità. Anche, nell’uso letter., come agg., nella locuz. erba sabina (per traduz. dell’originaria locuz. lat.: v. sopra l’etimologia): con le proprie mani uccise una bianca agna, e le interiori di quella divotamente per vittima offerse ... con odoriferi incensi e rami di casti ulivi ... inseme con erba sabina (Sannazzaro).