sabotare
v. tr. [dal fr. saboter (der. di sabot «zoccolo»), propr. «urtare con gli zoccoli», e fig. «fare un lavoro in fretta e male»] (io sabòto, ecc.). – 1. Compiere atti di sabotaggio; distruggere o deteriorare gravemente edifici e impianti, opere e servizî militari, intralciare gli spostamenti e i rifornimenti di truppe nemiche, impedire o limitare il funzionamento di servizî pubblici, come azione di lotta o di rappresaglia economica, politica o militare: s. un macchinario; s. la produzione di un’azienda; i partigiani hanno sabotato la linea ferroviaria e le installazioni aeroportuali della zona; gli ambientalisti sono accusati di aver sabotato gli impianti di risalita per gli sport invernali. 2. fig. Intralciare la realizzazione di qualche cosa, o fare in modo che un disegno, un progetto altrui non abbia successo: s. un’iniziativa; s. un negoziato; il vasto programma di riforme del direttore è stato sabotato dal consiglio di amministrazione. Anche, svalutare, denigrare lavorando male e con scarso impegno o non facendo quanto si dovrebbe fare: il comportamento di molti funzionarî aveva lo scopo di s. l’immagine dell’azienda.