sacello
sacèllo s. m. [dal lat. sacellum, dim. di sacrum «recinto sacro» (neutro sostantivato dell’agg. sacer «sacro»)], letter. – 1. Nell’antica Roma, piccolo recinto rotondo o quadrangolare a cielo aperto, con un altare consacrato a una divinità. Per estens., denominazione di altre forme di luogo di culto (per es., edicole, nicchie, vani rocciosi). 2. Nell’architettura sacra cristiana, chiesetta isolata, edificata per lo più a ringraziamento e ricordo di una grazia ricevuta, oppure cappella inclusa in una chiesa maggiore (talora in altri edifici), con caratteri ben distinti per forme artistiche e con speciali destinazioni religiose. S. mortuario, piccola cappella all’ingresso dei cimiteri, dove vengono deposti i morti nell’attesa che siano sepolti. S. del Milite Ignoto, tempietto commemorativo sul monumento a Vittorio Emanuele II (o Altare della Patria) a Roma.