sacrilegio
sacrilègio s. m. [dal lat. sacrilegium, der. di sacrilĕgus «sacrilego»]. – 1. Azione gravemente colpevole sotto il profilo giuridico, religioso e morale, consistente nella profanazione, con atti, comportamenti o parole, di persona o luogo o cosa sacri o comunque consacrati con rito religioso: fare sacrilegio; commettere un sacrilegio. 2. fig. Mancanza di rispetto a persone, cose e luoghi che rivestono particolare autorità e gravità: è un s. insultare la Patria, i Caduti; talmente legato ad ogni detto di Aristotile, che egli abbia per s. il discostarsene da alcuno (Galilei). Anche, iperb., il fatto di non rispettare, per incompetenza o deliberatamente, il valore artistico e spirituale, o anche affettivo, di un’opera o di un oggetto: è un s. quel grattacielo in mezzo a palazzi trecenteschi; parodiare Shakespeare in versi così grossolani è proprio un sacrilegio.