saddamismo
s. m. Linea politica ispirata alle strategie e ai metodi di governo di Saddam Hussein, dittatore dell’Iraq fino al 2003. ◆ L’Iraq è una grande nazione, con alle spalle una storia nobile che rimonta fino alle civiltà della Mesopotamia, agli Assiri e agli Ittiti che qui hanno lasciato tracce di intraprendenti avventure dello spirito e di architetture straordinarie (incerottate ora nel museo di Baghdad chiuso dall’80, per via delle guerre venute una dietro l’altra), il saddamismo ha la presunzione di trovare un filo di continuità con quella storia, e con la figura dei grandi dominatori di queste terre; (Mimmo Candito, Stampa, 17 febbraio 1998, p. 3) • L’opposizione irachena in esilio, che teme di essere esclusa dal governo nel dopo-raìs, obietta che in questa maniera non solo i militari la scamperebbero ma erediterebbero anche il potere, e ci sarebbe «il saddamismo senza Saddam». (Ennio Caretto, Corriere della sera, 13 febbraio 2003, p. 2, In primo piano) • La frase indica il concetto che il saddamismo è l’unico modo di governare l’Irak e che la restaurazione del Baath è l’unica soluzione della crisi irachena. È la vecchia tesi europea che la dittatura militare nazista di Saddam Hussein fosse l’unico modo di mantenere in un unico Stato curdi, sunniti e sciiti. (Gianni Baget Bozzo, Giornale, 1° maggio 2004, p. 14, Commenti).
Derivato dal nome proprio Saddam (Hussein) con l’aggiunta del suffisso -ismo.
Già attestato nella Repubblica del 28 gennaio 1992, p. 35, Cultura (Lucia Annunziata).