saggio1
sàggio1 agg. [dal fr. sage, che è il lat. *sapius, der. di sapĕre «avere senno»] (pl. f. -ge). – 1. a. Riferito a persona, che è dotato di saggezza, che ha e rivela, nel comportamento, nel giudicare e nell’operare, oculato discernimento, moderazione, equilibrio intellettuale e spirituale, e una conoscenza delle cose acquisita soprattutto con la riflessione e l’esperienza: un vecchio s.; è un amministratore molto s.; essere, mostrarsi s.; la conoscenza degli uomini e del mondo rende saggi; Vergine s. e del bel numero una De le beate vergini prudenti (Petrarca). Come s. m. (f. -a), persona saggia: ti sei comportato da s.; talora con sign. più affine a sapiente: i sette s. dell’antichità; Aiutami da lei, famoso s. (Dante, rivolto a Virgilio). Con sign. attenuato, di bambini o ragazzi dotati di una maturità e di un equilibrio superiori a quelli proprî della loro età: ha solo tredici anni, ma è già molto saggio. b. estens. Riferito a cosa, che dimostra saggezza, o è dettato da saggezza: un s. consiglio; un s. provvedimento; ascolta le sue s. parole; la sua è stata una s. decisione; questa mi sembra la soluzione più saggia. 2. ant. a. Esperto, abile nella propria arte: medico s.; marinaio saggio. Anche, pratico di un luogo: Pur su al monte dietro a me acquista, fin che n’appaia alcuna scorta s. (Dante), una guida che ben conosca e sappia indicarci il cammino da seguire. b. Con sign. più generico, consapevole di qualche cosa: Di vostra condizion fatene saggi (Dante). ◆ Avv. saggiaménte, in modo saggio, con saggezza: parlare, agire, comportarsi saggiamente; ti ha consigliato saggiamente; ha saggiamente amministrato il patrimonio familiare; un re che ha saggiamente governato per molti anni; si è saggiamente premunito contro ogni rischio.