sagrestia
sagrestìa (anche sacrestìa o sacristìa) s. f. [dal lat. mediev. sacristia, der. di sacrista: v. sacrista]. – 1. Locale annesso alla chiesa, generalm. nei pressi dell’altare maggiore, dove si custodiscono gli arredi e i paramenti sacri e dove il sacerdote e i ministri indossano le vesti sacre per le celebrazioni liturgiche: In giù son messo tanto perch’io fui Ladro a la sagrestia d’i belli arredi (Dante). In senso fig.: entrare in s., poco com., venire a parlare di cose ecclesiastiche, intromettersi in questioni religiose; c’è odore di s., espressione usata con riferimento a luoghi o ambienti in cui si manifestano atteggiamenti bigotti. 2. estens. a. ant. Archivio, e spec. la parte dell’archivio in cui erano conservati gli atti più importanti o che dovevano rimanere segreti. b. Nel linguaggio di banca, la camera corazzata, per lo più sotterranea, adibita alla custodia dei valori (più comunem. chiamata con il termine fr. caveau).