saliare
agg. [dal lat. Saliaris]. – Dei Salî, antichi sacerdoti romani, eletti fra i patrizî, che costituivano, in numero di 24, un importante sodalizio sacerdotale consacrato al culto di Marte e di Quirino, secondo la tradizione istituito da Numa Pompilio e ampliato da Tullo Ostilio: riti s.; canti s.; carme s. (lat. carmen Saliare), l’inno, antichissimo, che i Salî cantavano durante alcune cerimonie, come quando, durante le feste di marzo, portavano in processione per la città i sacri ancili, battendoli con forza come accompagnamento di danze sacre di carattere guerresco, e che rappresenta una delle più antiche testimonianze in lingua latina da noi possedute.