saliente
saliènte agg. e s. m. [part. pres. di salire, dal lat. saliens -entis; in alcuni usi e sign. ricalca il fr. saillant]. – 1. agg. a. Che sale verso l’alto, in determinate locuz.: arco a sesto acuto s., l’arco a ogiva dell’architettura gotica (quando si voglia distinguerlo, per es., dal sesto acuto moresco); acque s., acque di falda che risalgono in superficie zampillando. In araldica, attributo delle capre, delle pecore, dei montoni e dei cervi rampanti. b. Che forma un rilievo, sporgente, prominente: un elemento s. del terreno; il punto più s. della vetta; osso saliente. c. Nelle costruzioni idrauliche, opera s., lo stesso che opera repellente (v. repellente). Nelle costruzioni delle macchine elettriche, è detta a poli s. la struttura magnetica (di statore e rotore) con espansioni polari attorno alla quale è posto l’avvolgimento induttore. d. fig. Notevole, rilevante, di particolare importanza: i fatti più s. di un periodo storico; i punti s. del discorso; i caratteri s. di una persona; le fasi più s. di una gara; queste sono le caratteristiche s. dell’opera. 2. s. m. a. Elemento o linea che sale verso l’alto: facciata a salienti, nelle chiese romaniche, la facciata il cui profilo non è a capanna ma segue la diversa altezza delle navate. b. Prominenza, sporgenza, rispetto al normale allineamento orizzontale o verticale: la costa presenta un alternarsi di salienti e rientranze; verso occidente il confine fa un s.; s. roccioso; s. collinare. c. Nelle fortificazioni del tipo bastionato formatosi nel sec. 16° e sviluppatosi nei secoli seguenti, elemento della cinta difensiva formante un angolo sporgente in modo da costituire un caposaldo per la difesa delle cortine e una posizione avanzata contro gli assedianti (è l’opposto di rientrante). d. Per analogia, in un fronte militare, la parte dello schieramento rivolta verso il nemico che risulta più avanzata rispetto all’andamento medio dello schieramento stesso.