salmodiare
v. intr. e tr. [der. di salmodia] (io salmòdio, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) Cantare in coro salmi, inni religiosi; eseguire una salmodia: i canonici salmodiavano nel coro; in Piazza San Pietro una folla oscura e poco numerosa si stringeva come per freddo verso il sagrato della Basilica dove i prelati del Capitolo salmodiavano (Palazzeschi). Con uso fig., non com., cantare, parlare lentamente, con tono monotono: il conferenziere ha salmodiato per quasi un’ora, annoiando tutto l’uditorio; leggeva l’Iliade in greco, nelle ore d’ozio, salmodiando i versi ad alta voce con triste cantilena (N. Ginzburg). 2. tr. Cantare, recitare qualcosa alla maniera dei salmi: s. un inno, s. l’ufficio dei defunti. ◆ Part. pres. salmodiante, anche come agg.: una lunga fila di frati salmodianti.