salpare
(ant. sarpare) v. tr. e intr. [voce di etimo incerto]. – 1. tr. Tirare su l’ancora o le ancore dal fondo del mare, ricuperarle a bordo: la nave ha già salpato le ancore e si stacca dalla banchina; il padrone ... L’ancora sarpa e fa girar la proda Verso ponente (Ariosto); una galea salpa L’ancora (D’Annunzio). Per estens., con riferimento ad altri oggetti sommersi, tirare in superficie, ricuperare: s. la rete; s. una mina, una boa. 2. intr. (aus. essere, non com. avere) Con sign. più ampio, levare le ancore, gli ormeggi per staccarsi dalla banchina e prendere il largo, e quindi partire: la nave sta per s.; la flotta salperà domani da Genova; arrivarono quando la nave era già salpata; nella notte era venuto l’ordine della partenza, e la squadra aveva salpato, all’alba (De Roberto). In senso fig., con riferimento a persona, andarsene, partire: è salpato per altri lidi; è salpata per altra destinazione, senza avvisare nessuno.