salso
agg. e s. m. [lat. salsus, der. di sal salis «sale»]. – 1. agg. Che ha sapore, odore di sale: un odor acre, quasi s., di fulmine e di radici (Pavese); ant., eccessivamente salato: siamo noi simili al poverello infermo, cui ogni cibo, quantunque dilicato e soave, pare agro e salso e duolsi della servente o del cuoco (Della Casa). Più com., che contiene naturalmente elementi salini: l’acqua s. del mare; l’aria s. della costa. In agraria, terreno s., quello che contiene una quantità di sali solubili (cloruro di sodio e di magnesio, solfato di sodio e di magnesio, carbonato di sodio) tale da renderlo inadatto alla vita della maggior parte delle piante, e quindi, salvo adatte bonifiche, alle colture. 2. s. m. Sapore di sale, contenuto salino; salsedine, salmastro: il s. dell’acqua marina; il maestrale trasporta il s. del mare fino in città; un vecchio pescatore con il viso riarso dal s. marino.