salutare2
salutare2 v. tr. [lat. salūtare «augurare salute», der. di salus -utis «salute»]. – 1. a. Rivolgere a una persona, nell’incontrarla o nell’accomiatarsi da lei, gesti o parole di saluto: s. con un cenno della mano, con un cenno del capo, con una stretta di mano, con un sorriso, con uno sguardo d’intesa; s. cordialmente, rispettosamente, distrattamente, freddamente; s. con affetto; s. dicendo «buongiorno»; s. con un «ciao», con un «arrivederci»; mi ha visto ma non si è degnato di salutarmi; non saluta nessuno, di persona superba o scostante (e con uso estens., sempre in frasi negative, per indicare la rottura dei buoni rapporti tra due persone: sono anni che non si salutano più; è da un pezzo che non ci salutiamo); allora, non si saluta?, a bambini restii a salutare; s. è cortesia, rendere il saluto è obbligo, frase proverbiale. Ti saluto, modo sbrigativo e confidenziale con cui ci si congeda da persona che si conosce bene: ciao, ti saluto, me ne vado; o con cui si interrompe bruscamente una conversazione o una situazione molesta: vi saluto, ne ho abbastanza di questa riunione!; e con altro senso, come intercalare, in tono tra amaro e rassegnato, per esprimere delusione, fine di una speranza, di fronte all’evidenza dei fatti: non mi hanno rinnovato il contratto, e ti saluto, sono rimasto senza lavoro!; se ne è andato senza restituirmi i soldi, e ti saluto, chi lo rivede più?; la macchina si è fermata all’improvviso, e ti saluto, non c’è stato più verso di farla muovere. Talvolta il verbo è anche usato per indicare l’interruzione di un’attività, o di una relazione: ha salutato definitivamente lo sport e si è messo a studiare seriamente; dopo tanti anni di matrimonio, l’ha salutata e se ne è andato con un’altra. Trasmettendo i saluti ad altri per interposta persona (a voce o in una lettera): saluta tua sorella da parte mia, o più semplicem.: salutami tua sorella; mi saluti sua moglie; ricordati di salutarmi tutti gli amici; la prego di salutare il professore da parte mia; analogam.: Guido mi ha mandato a salutare, mi ha trasmesso attraverso qualcuno i suoi saluti; ti saluta tanto Valeria, ti manda per mio mezzo i suoi saluti. Come formula scritta di saluto, nella chiusa delle lettere: ti saluto affettuosamente; La saluto cordialmente, distintamente. b. Fare il saluto militare nelle forme prescritte dal regolamento, sia da parte del singolo a un superiore, sia da parte di un reparto, di una nave, ecc., a un’autorità: s. la bandiera; il soldato fu punito perché non aveva salutato il capitano; il reparto ha salutato il presidente della Repubblica con ventun salve di artiglieria; spesso assol.: la sentinella salutò presentando l’arma. c. estens. Andare a trovare qualcuno, fargli una breve visita: se ho un minuto di tempo, passo a salutarti dopo cena; spec. all’arrivo o prima della partenza: è a Roma già da una settimana e non è ancora venuto a salutarmi; prima di partire verrò a salutarti; anche, accogliere una persona al suo arrivo o accomiatarsi da lei alla sua partenza: corro all’aeroporto a s. mio padre che parte (o che arriva). d. Di uso raro, come sost., l’atto o le parole di saluto: Nullo bel salutar tra noi si tacque (Dante). 2. estens. a. Accogliere con manifestazioni di gioia, di piacere, di ammirazione, di approvazione: l’arrivo del presidente fu salutato con grandi ovazioni; la sua comparsa sulla scena è stata salutata da un applauso interminabile; un lungo battimani ha salutato la fine del discorso; iron., per antifrasi: appena si è presentato alla ribalta è stato salutato con fischi e urla; una fitta sassaiola dei dimostranti ha salutato l’arrivo delle forze dell’ordine. Con sign. più generico, veder apparire cosa gradita, considerare con compiacimento qualcosa: spero ancora di poter s. quel giorno tanto atteso; s. una nuova era; s. il sole che nasce, il nuovo giorno; mi sveglio a salutar l’aurora E ’l sol ch’è seco (Petrarca); La rondinella sovra al nido allegra Cantando salutava il nuovo giorno (Poliziano). b. Manifestare la propria gioia nel vedere per la prima volta un luogo, o nel farvi ritorno: dopo la lunga navigazione, salutarono finalmente la terra; Italia! Italia! Da ciascun legno ritornando allegri Tutti la salutammo (Caro); anche, dire addio, separarsi da un luogo caro, o rivolgersi ad esso con un pensiero di nostalgia: s. la casa natale, la patria, la propria terra, i luoghi dell’infanzia; E se da lunge i miei tetti saluto ... (Foscolo). 3. fig., letter. Con soggetto di cosa, in alcuni dei sign. precedenti: Sponda che Arno saluta in suo cammino (Foscolo, con allusione al Lungarno bagnato dal fiume nell’attraversare Firenze); Te, quando sorge e quando cade il die, ... Saluta il bronzo (Manzoni, riferendosi alle campane che invitano i fedeli a onorare la Vergine). 4. letter. Con compl. predicativo, proclamare, acclamare: lo salutarono re; fu salutato vincitore; essere salutato presidente dall’assemblea.