salvacalcio
(salva-calcio), agg. inv. Finalizzato a risanare la situazione debitoria di molte squadre del campionato di calcio italiano, evitando il ricorso alla ricapitalizzazione delle società calcistiche. ◆ La «manovrina» salva-calcio si aggiungerebbe ad altri impegni a favore dello sport che il governo ha già in programma. (Libero, 21 agosto 2002, p. 3, Anzitutto) • Sul decreto «salva-calcio» il presidente della Figc [Franco Carraro] dice che «la Comunità europea sta facendo di tutto nei confronti dello sport per apparire un’organizzazione burocratica che va contro lo sport». (Gianni Dragoni, Sole 24 Ore, 16 novembre 2003, p. 10, Economia italiana) • Temiamo che tutto ciò che sta accadendo nel calcio finirà per scivolare in politica, visti i precedenti (decreti salvacalcio, conflitti d’interessi, fidejussioni false, bilanci truccati ecc.) e i «soliti» personaggi terminati sulle prime pagine dei giornali. (Franco Zuccalà, Sicilia, 28 febbraio 2004, p. 19, Sport).
Composto dal v. tr. salvare e dal s. m. calcio.
V. anche spalmatasse.