salvagente
salvagènte s. m. [comp. di salvare e gente2] (pl. invar.; nel sign. 1, anche i salvagenti). – 1. Nome generico di apparecchi di forma varia costituiti di materiale leggero (plastica, gomma, sughero, materiale impermeabile imbottito, ecc.) o di camere d’aria gonfiabili, usati da chi non sappia nuotare o per mantenere a galla una persona caduta in acqua (in questo caso, è lo stesso che cintura di salvataggio); si distinguono: s. individuali, cinture, bracciali, giubbotti, collari o ciambelle di grandi dimensioni, di tipo anulare o a ferro di cavallo, che possono essere dotati di boetta luminosa e che costituiscono i cosiddetti s. da lancio; s. collettivi, zattere di legno o di tessuto gommato (dette anche zattere di salvataggio), battelli di gomma, ciambelle, o comunque apparecchi galleggianti di varia forma (per es. gli atolli, a forma di ciambella quadrata), generalm. di grandi dimensioni. Anche in funzione aggettivale: giubbotto, ciambella salvagente. 2. a. Riparo di metallo o di legno che scende quasi fino a terra, posto talvolta nella parte anteriore delle vetture tranviarie e anche delle locomotive per impedire che persone o animali eventualmente investiti vadano a finire sotto le ruote. b. Marciapiede sopraelevato, posto nei punti più pericolosi delle strade e delle piazze di maggiore traffico, per proteggere le persone che devono scendere o salire su tram e autobus o per facilitare ai pedoni l’attraversamento.