salvaimprese
(salva-imprese), agg. Che tutela e incentiva l’attività imprenditoriale e produttiva. ◆ Si chiamano manager salvaimprese: li chiamano per soccorrere aziende in difficoltà, loro partono, vanno sul posto, in Russia Africa o America Latina, sistemano le cose e tornano a casa, il tutto rigorosamente gratis, salvo rimborso spese con eventuale volo in classe economica, copertura assicurativa e nulla più. Non sono giovani, quasi sempre hanno superato la cinquantina e si godono la pensione dopo una vita spesa a dirigere imprese, far quadrare i conti, organizzare marketing, tenere pubbliche relazioni. (Luigi Pastore, Corriere della sera, 31 gennaio 2004, p. 54, Cronaca di Milano) • il ministro [Antonio Marzano] ha annunciato di avere nominato il comitato di sorveglianza che, in base alla legge salva-imprese che porta il suo nome, dovrà seguire l’operato del supercommissario. (Massimo Agostini, Sole 24 Ore, 24 febbraio 2004, p. 3, In primo piano) • L’obiettivo di raccolta del fondo di private equity Management & Capitali, battezzato il fondo «salva-imprese», è 650 milioni. Gli advisor del collocamento sono Mediobanca, Lehman Brothers e Lazard e Euromobiliare. (Giovanni Stringa, Corriere della sera, 17 marzo 2005, p. 49, Lombardia).
Composto dal v. tr. salvare e dal s. f. impresa.
Già attestato nel Corriere della sera del 12 marzo 1993, p. 7 (Paolo Menghini).