salvamatrimoni
(salva-matrimoni), agg. Che si propone di tutelare e rinsaldare l’istituzione del matrimonio. ◆ L’opera [di Allan e Barbara Pease, «Perché gli uomini lasciano sempre alzata l’asse del water e le donne occupano il bagno per ore?»], in uscita da Sonzogno Editore a giorni, non è un bigino (260 pagine) salva-matrimoni, ma cerca di esemplificare comportamenti, differenze, diversi modi di comunicare che possono suscitare tensioni fra lui e lei, fornendo qualche risposta e facendo leva sulla capacità d’identificazione: (Gian Luigi Paracchini, Corriere della sera, 13 ottobre 2003, p. 23, Cronache) • [tit.] Da [George W.] Bush una legge «salvamatrimoni» / Nuovi investimenti e programmi, ma solo per coppie eterosessuali (Repubblica, 15 gennaio 2004, p. 22, Mondo).
Composto dal v. tr. salvare e dal s. m. matrimonio.
Già attestato nel Corriere della sera del 26 settembre 1993, p. 12 (C. Mus.).