salvataggio
salvatàggio s. m. [dal fr. sauvetage, der. di sauver «salvare»]. – 1. Il salvare, il porre in salvo. In partic.: a. Opera di soccorso diretta a trarre in salvo persone in pericolo di affogare, e imbarcazioni, navi, aerei in procinto di fare naufragio o di affondare: fare, compiere, operare, tentare un s. in mare; il s. di un bagnante, dei naufraghi; il s. di una nave; s. aereo (distinto in s. in volo, s. in mare, s. a terra); le operazioni di s. sono state ostacolate dalla nebbia. Mezzi di salvataggio, complesso di attrezzature che, in dotazione a navi e a imbarcazioni in genere (in base a regolamenti internazionali che salvaguardano la vita umana in mare), è atto a garantire la più ampia possibilità di salvezza al personale comunque presente a bordo nel caso in cui sia compromessa la galleggiabilità dello scafo: possono essere collettivi (apparecchi galleggianti o atolli, lance di s., zattere di s., ecc.), o individuali (salvagenti di vario tipo, cinture, ciambelle, giubbotti di s.); vi sono compresi, inoltre, anche i dispositivi che segnalano l’emergenza (per es., radiotrasmittenti predisposte su particolari frequenze di richiesta di soccorso, lampade da segnalazione, artifici pirotecnici e pistole very, ecc.) nonché gli apparecchi lanciasagole per stabilire un contatto materiale con il soccorritore. Similare è la dotazione per gli aeromobili che devono sorvolare tratti di mare, mentre il più tipico mezzo di salvataggio aereo, il paracadute, è obbligatorio solo sui velivoli militari. Imbarcazioni di s., robuste imbarcazioni a motore (motoscafi, motolance di s.) o a vela e a remi (lance di s.), insommergibili e facili a raddrizzarsi in caso di capovolgimento, che, in dotazione alle navi, devono disporre di un sicuro e rapido sistema di messa a mare, efficiente anche con nave fortemente sbandata, nonché di un sistema di sganciamento idrostatico sicuramente funzionante nel caso estremo di sommersione. Nave di s., unità navale atta a eseguire operazioni di ricerca e soccorso ognitempo, nonché di rimorchio di nave in procinto di affondare o comunque in difficoltà; dotata anche di potenti pompe di esaurimento per grandi masse d’acqua e di capaci sistemazioni antincendio, dispone di poderosi mezzi di sollevamento in grado di recuperare imbarcazioni sinistrate. Il tipo in grado di portare soccorso anche ai sommergibili è generalmente una nave militare, munita di idonee sistemazioni, anche sanitarie, come la camera iperbarica, ecc. Segnali di s., segnali ottici o manovre evolutive (predeterminati secondo convenzioni internazionali) che un aeromobile impegnato in operazioni di ricerca e soccorso marittimo effettua per guidare verso i naufraghi le unità navali di salvataggio in mare; anche, i segnali di risposta a dette segnalazioni aeree nonché quelle, per lo più luminose con artifici pirotecnici o con fuochi very, fatte in risposta ai segnali di pericolo mostrati da chi ha bisogno di soccorso. b. Più genericam., soccorso portato a persone la cui vita sia in pericolo: per es., a minatori rimasti bloccati nelle gallerie in seguito a crollo o esplosione, a scalatori in difficoltà sulle pareti di una montagna, agli inquilini di un edificio in fiamme, ecc.; telo di s., in partic. quello in dotazione ai vigili del fuoco per arrestare la caduta al suolo di persone obbligate da un incendio a gettarsi nel vuoto. c. Con ulteriore estens., qualsiasi operazione o intervento tendente a impedire la perdita o la rovina di opere d’arte o di bellezze naturali (talora anche come sinon. di recupero): associazioni per il s. dei centri storici; con un lungo restauro è stato portato a termine il s. della statua di Marc’Aurelio; lottare per il s. dei parchi nazionali; iniziative per il s. delle balze volterrane. d. In informatica, l’operazione del salvare dati in lavorazione (v. salvare, n. 2): questo programma prevede il s. automatico dei dati ogni ora. 2. fig. Intervento per salvare da gravi provvedimenti disciplinari, da punizioni, da uno scandalo, da un fallimento, dalla rovina economica e sim., una persona, un gruppo di persone, un istituto, un ente: il s. di un alunno, di un candidato (in pericolo di essere bocciato, respinto); il s. di un piccolo partito, di una radio privata, di una casa editrice; il s. di una squadra sportiva (che in un campionato si trovava nelle ultime posizioni di classifica, e quindi era in pericolo di retrocedere alla serie inferiore); s. bancario, da parte dello stato a favore di un istituto di credito in procinto di fallire o in temporanea difficoltà. Nel calcio, l’azione di un giocatore, e in partic. del portiere, che risolve una situazione pericolosa per la propria squadra: gli azzurri hanno evitato la sconfitta grazie al provvidenziale s. operato dallo stopper; il portiere della squadra ospitante ha effettuato numerosi salvataggi.